Jannik Sinner dona in segreto la mensa alla scuola del suo paese natale e scrive una lettera commovente agli studenti

In un gesto toccante che ha conquistato l’ammirazione dei fan di tutto il mondo, il campione di tennis Jannik Sinner ha finanziato in silenzio la mensa dell’Istituto Comprensivo di San Candido — la stessa scuola che ha frequentato durante la sua infanzia nel piccolo paese alpino dell’Alto Adige.

L’atto di generosità è inizialmente rimasto avvolto nel mistero. Il personale scolastico era confuso quando ha ricevuto la notizia che la mensa era stata completamente saldata da un donatore anonimo. Solo dopo alcune verifiche è stato confermato che il benefattore era proprio Sinner. Conosciuto per la sua umiltà dentro e fuori dal campo, il tennista ventitreenne — già vincitore di uno Slam — ha scelto di non rendere pubblica la donazione, lasciando che fossero i fatti a parlare.

A rendere il gesto ancora più emozionante, Sinner ha inviato anche una lettera scritta a mano agli studenti e al personale scolastico. In essa ha espresso profonda gratitudine per il ruolo che il suo paese e la sua comunità hanno avuto nella sua crescita — non solo come atleta, ma anche come persona.

“San Candido sarà sempre casa,” ha scritto Sinner. “Sono la persona che sono grazie alle persone che mi hanno cresciuto, insegnato e creduto in me. Voglio che ogni studente che cammina per questi corridoi sappia che i grandi sogni possono nascere anche nei piccoli paesi. Continuate a lavorare sodo, siate gentili e non smettete mai di sognare.”

Secondo quanto raccontato dagli insegnanti, la lettera ha commosso molti fino alle lacrime, ed è stata lodata non solo per il suo significato pratico, ma anche per il legame affettivo che ha riacceso tra il campione e le sue origini.

Per gli studenti, la donazione significa una vita scolastica quotidiana migliore, pasti di maggiore qualità e un messaggio ispirante: che la grandezza può davvero nascere anche tra i banchi della loro scuola. Per San Candido, è il simbolo potente di quanto Sinner non abbia mai dimenticato le sue radici.

In un mondo sportivo spesso dominato da titoli di cronaca e competizione, il gesto silenzioso di Jannik Sinner ci ricorda il valore eterno della gratitudine — e l’importanza di restituire ciò che si è ricevuto.