Jannik Sinner, dal campo da tennis al cuore della sua terra: un investimento da 1,5 milioni di dollari per una biblioteca pubblica in Alto Adige

Solo pochi giorni dopo il trionfo al torneo di Vienna, Jannik Sinner torna a far parlare di sé — ma questa volta, non per un colpo spettacolare o una vittoria in campo. Il campione altoatesino ha annunciato un gesto straordinario di generosità e visione: un investimento personale di 1,5 milioni di dollari per la costruzione di una biblioteca pubblica ad alta tecnologia nella sua città natale, in Alto Adige.

Un progetto che va ben oltre lo sport e che racconta il lato più umano, profondo e lungimirante di un giovane che, pur avendo conquistato il mondo, non ha mai dimenticato da dove è partito.

Un luogo di conoscenza e inclusione

La biblioteca, che sorgerà nel cuore della valle dove Sinner è cresciuto, sarà molto più di un semplice edificio. Sarà un punto di incontro per la comunità, un luogo dove bambini, studenti, anziani e persone con disabilità potranno accedere gratuitamente a libri, connessione internet, robot educativi e tecnologie assistive di ultima generazione.

L’obiettivo è chiaro: abbattere le barriere e garantire a tutti le stesse opportunità di apprendimento e crescita personale.

«La conoscenza non dovrebbe essere un privilegio — è un diritto da condividere con tutti», ha dichiarato Sinner durante la presentazione del progetto. Parole semplici, ma cariche di significato, che riflettono i valori di umiltà e solidarietà che lo hanno sempre accompagnato, dentro e fuori dal campo.

Le origini dell’idea

Secondo fonti vicine al tennista, l’idea sarebbe nata durante i mesi di pausa forzata dovuti agli infortuni. In quel periodo, Jannik avrebbe dedicato molto tempo alla lettura e allo studio, riscoprendo l’importanza della conoscenza come fonte di forza mentale e ispirazione.

«Ho capito quanto imparare possa cambiare la vita, quanto possa darti fiducia e prospettiva. Voglio che i giovani del mio paese abbiano le stesse possibilità, anche se non possono permettersi certe risorse», avrebbe confidato Sinner ai suoi collaboratori.

Una visione per il futuro

Il progetto, che dovrebbe essere completato entro il 2026, prevede anche spazi interattivi, aree multimediali e laboratori dedicati alla robotica e alla programmazione per i ragazzi delle scuole locali. Inoltre, saranno organizzati corsi di alfabetizzazione digitale per gli anziani e programmi educativi speciali per persone con disabilità.

Non mancheranno aree verdi e zone di lettura all’aperto, in perfetta armonia con il paesaggio naturale delle Dolomiti.

L’intera struttura sarà alimentata da energia rinnovabile, in linea con l’impegno di Sinner per la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente.

Oltre il tennis: l’eredità di un campione

Con questo gesto, Jannik Sinner dimostra ancora una volta che la grandezza non si misura solo nei trofei o nei titoli vinti, ma nella capacità di usare il proprio successo per migliorare la vita degli altri.

È un messaggio potente, soprattutto in un’epoca in cui la fama spesso rimane fine a se stessa: per Sinner, invece, il vero traguardo è lasciare un segno positivo nella società.

«Questo non riguarda il tennis. Riguarda ciò che voglio lasciare dietro di me», ha dichiarato con la sua consueta semplicità.

E forse è proprio qui che si riconosce la grandezza di Jannik Sinner: in quel desiderio di costruire non solo vittorie, ma valori.

Un campione non solo dello sport, ma anche dell’anima — e ora, anche della cultura.

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