Il dono segreto di Jannik Sinner: un centro di allenamento per la nuova generazione

Nella tranquilla valle di San Candido, incastonata nel cuore delle Dolomiti, è emersa una storia di umiltà e generosità — e al centro c’è Jannik Sinner. La stella del tennis italiano, conosciuta in tutto il mondo per la sua ascesa fulminea e il suo spirito instancabile, ha silenziosamente restituito qualcosa al luogo in cui tutto ha avuto inizio.

Anni fa, un giovane Sinner si allenava sui campi logori della valle Bang, colpendo con una racchetta rotta e rincorrendo palline consumate. Quei terreni umili hanno rappresentato le fondamenta della sua carriera. Recentemente, invece di lasciarli cadere in rovina, Sinner li ha acquistati in segreto. Ma invece di demolirli, li ha trasformati in qualcosa di straordinario: un centro di allenamento gratuito per i bambini svantaggiati che sognano il tennis.

La struttura ora dispone di un campo coperto, uno scoperto e un’area fitness — uno spazio completamente attrezzato per offrire ai ragazzi opportunità che lo stesso Sinner un tempo non aveva. Eppure, come da sua abitudine, il campione ha voluto che il progetto rimanesse dedicato alla comunità, e non alla sua persona.

Ha rifiutato di presenziare all’inaugurazione e non ha permesso che il suo nome o la sua immagine comparissero in alcun punto del centro. L’unico segno all’ingresso è un modesto cartello di legno, inciso con una frase semplice:

«Restituisco a questo luogo solo ciò che mi ha dato.»

In un’epoca in cui le stelle dello sport vengono spesso celebrate per esibizioni appariscenti di ricchezza, il gesto silenzioso di Sinner si distingue. La sua decisione di restare nell’ombra, lasciando che siano i bambini a brillare, rivela non solo il cuore di un campione, ma anche l’anima di chi non ha mai dimenticato le proprie radici.

Per i ragazzi di San Candido, il nuovo centro è molto più di un luogo di allenamento. È un promemoria vivente che la grandezza può nascere dagli inizi più modesti — e che, a volte, le vittorie più vere avvengono lontano dalle telecamere.

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