Gli US Open 2025 erano già destinati a essere uno dei tornei più attesi dell’anno, ma il ritiro del numero 1 del mondo Jannik Sinner dal doppio misto a causa di un malessere ha scosso il mondo del tennis. Mentre i tifosi hanno espresso la loro delusione, la fidanzata di Sinner e collega tennista, Anna Kalinskaya, ha aggiunto una nota emotiva alla vicenda con una dichiarazione sorprendente.
Parlando dopo una sua sessione di allenamento a New York, la Kalinskaya ha detto ai giornalisti:
“È difficile vederlo così. Jannik non si lamenta mai, quindi quando dice di non stare bene significa che sta davvero male. Il tennis è importante, ma la salute deve venire prima di tutto. Voglio solo che ricordi che non deve essere un supereroe ogni volta che scende in campo.”
Le sue parole sincere hanno colpito i tifosi, che hanno elogiato la sua onestà e il suo sostegno a Sinner. Conosciuto per la sua resilienza e determinazione, il campione italiano ha raramente mostrato vulnerabilità in pubblico. Le osservazioni della Kalinskaya hanno ricordato a molti le sfide personali che gli atleti affrontano dietro le quinte, anche quando competono al massimo livello.
La tennista russa ha anche rivelato che la coppia ha parlato a lungo di come bilanciare l’ambizione con il benessere:
“Tutti vogliamo vincere gli Slam e scrivere la storia, ma ci sono momenti in cui il corpo ti costringe a fermarti. Gli ho detto: ‘Le persone che ti amano non ti amano per i trofei — ti amano per quello che sei.’ Spero che i tifosi lo capiscano.”
Sinner, che si è ritirato dall’evento insieme alla partner Katerina Siniaková, si era scusato con il pubblico per averli delusi e ha promesso di riposare prima di tentare di difendere il suo titolo in singolare.
Il messaggio della Kalinskaya, allo stesso tempo di sostegno ma anche fermo, ha acceso il dibattito nei media tennistici, con molti che la vedono come un’influenza positiva e stabilizzante per il campione 23enne. Anche se resta incerta la rapidità del recupero di Sinner, una cosa è chiara: la dichiarazione di Anna ha spostato i riflettori dai risultati alla resilienza, ricordando al mondo del tennis che persino le sue stelle più brillanti sono umane.
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